Singo, Pobega e gli altri. Al Derby, otto giocatori di massimo 24 anni. Una media così bassa non si vedeva dal ’96

Quando si dice che il Toro ha voltato pagina, non è solo una frase retorica. Ebbene, ora in campo domina la nuova generazione granata, che parla tutte le lingue del mondo. Cosmpolita, carica, intraprendente e piena di sogni…e tutti giovanissimi. Si tratta dei ragazzi del Filadelfia dell’epoca dei social, nati quasi tutti a cavallo del nuovo Millennio. Nel gruppo troviamo anche il ventiquattrenne portiere Milinkovic Savic e Singo, il più piccolo solo per la carta di identità, la furia ventenne che scorazza sulla destra. Nel derby della Mole, dal primo minuto in campo, vi erano otto giocatori di età pari o inferiore ai 24 anni. Tra questi, due giovani, etrambi classe 2000: Zima e Singo. Poi anche Pobega, il centrocampista classe 1999. Tra i più grandi troviamo Aina, che l’8 ottobre ha compiuto 24 anni e i due venticinquenni,  Lukic e Sanabria. Allo svizzero Rodriguez, il compito del “Senatore”, dall’alto dei suoi 29 anni. Ecco a voi il Toro del futuro.

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Una squadra così giovane mancava dal Torino da 25 anni. Ma la situazione attuale è diversa

Era da ben 25 anni che il Toro non si presentava così giovane sul palcoscenico di Serie A, per l’esattezza dal 12 maggio del 1996. Era una domenica di un Torino-Lazio di fine campionato, terminato poi con un 0-2. Si giocava allo Stadio Delle Alpi, e i granata erano già retrocessi in Serie B. Questo spinse l’allora tecnico Vieri a lanciare in campo un gruppo di giovani. Diverso è stato il momento attuale. Quello che si è verificato allo Stadio Olimpico, è tutta un’altra storia. A differenza di quel Toro che era a fine corsa, questo nuovo di Juric sta iniziando un percorso. Può esserci il pregiudizio di aver impiegato così tanti under 24 in virtù delle assenze per infortuni. Di sicuro il lancio dei giovani, in alcuni casi, è stato favorito, ma c’è da dire che il fatto di aver puntato su giovani di qualità, è stata una preorogativa che il direttore dell’area tecnica Davide Vagnati, il quale contratto di programmazione con la propietà avrà scadenza il 30 giugno del 2023, si è posto all’opera di ricostruzione che è stata avviata in estate, realizzata sul mercato di pari passo con la scelta di Juric, tecnico che è particolarmente abile nel saper individuare e valorizzare il talento dei giovani.

Da Savic, titolare in serie A, fino a Brekalo. Alcuni dei giovani talenti del Filadelfia

Scelta strategica di sicuro, ma alla base ci sono anche delle intuizioni. Come quella di affidare le chiavi al giovane Savic, alla sua prima stagione da titolare in Serie A. Il giocatore serbo ha risposto con sette gare con una grande personalità e prestazioni spesso brillanti. Un Toro giovane, animato da protagonisti, come Bremer, tra i migliori difensori del campionato, Pobega e Mandragora, coppia azzurra, Singo, il difensore classe 2000 e Brekalo, l’attaccante datato 1998 dalla Croazia. I ragazzi del Filadelfia accendono i sogni e il futuro del Torino, con le loro qualità ed il loro talento.

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