I grandi temi della nostra società, a parte tutto quello che riguarda gli eventi e la particolare condizione che abbiamo vissuto nel 2020, un anno che sta andando verso la sua conclusione, e che ci ha portato un periodo di grande difficoltà, sono orientati anche verso un graduale ma netto miglioramento per tutto quello che riguarda l’edilizia, la sostenibilità, l’innovazione, al servizio di una migliore qualità della vita. A questo proposito vogliamo parlare della necessità di garantire alle nostre abitazioni un isolamento termico e acustico di grande efficacia, una nuova metodologia che presta molta attenzione alle caratteristiche e alle peculiarità del materiale isolante che viene utilizzato.

L’importanza della coibentazione degli edifici

La coibentazione degli edifici così cosi come quella del tetto e dei pavimenti spesso è una vera e propria necessità per garantire all’ambiente interno un comfort abitativo di alto profilo; e il raggiungimento di una sostenibilità rilevante. Infatti gli edifici che hanno elevate qualità sostenibili sono la strada sicura per il risparmio, e per l’azzeramento dell’inquinamento; per garantire una vita migliore ai nostri figli e alle generazioni future. La scelta a volte sembra ardua perché esistono due tipi differenti: cappotto termico interno e quello esterno, in ogni caso questo intervento edilizio su edifici in costruzione o su edifici già esistenti elimina in maniera drastica il problema della condensa, dei ponti termici, dell’umidità, e della muffa e regola la temperatura all’interno in modo ottimale. mantenendola stabile e temperata in inverno. e fresca in estate.

Caldi in inverno freschi in estate

Il cappotto termico impedisce ai raggi del sole di penetrare la struttura; i materiali utilizzati svolgono una doppia azione benefica, ovvero: oltre che isolare sia dal freddo che dal caldo, isolano dal frastuono, dal rumore esterno e da tutte quelle invasioni sonore che possono disturbare il riposo, lo studio o comunque le attività quotidiane che svolgiamo all’interno della nostra casa. Quindi possiamo affermare che il cappotto termico sia interno che esterno ripara le pareti dal freddo invernale e dalla calura estiva. In questo modo tutte le apparecchiature all’interno delle abitazioni destinate al riscaldamento, alla ventilazione, o al condizionamento dell’aria, hanno un carico minore di lavoro, e quindi generano consumi molto più bassi.

I materiali termoisolanti

Ecco la fonte del risparmio; un grosso, grande risparmio, utile a qualsiasi famiglia e anche a qualsiasi comunità pubblica, o attività pubblica e quant’altro. Un buon cappotto termico deve essere sempre realizzato con materiali termoisolanti che possono essere di vario genere, ad esempio c’è il il cappotto termico naturale, basato su fibre di legno, o di lana, di sughero, di cellulosa, poi esistono i cappotti termici realizzati con materiali artificiali, come il poliuretano e polietilene o le schiume isolanti, o la fibra di polistirene. Per finire una delle ultime varianti è l’isolante termico minerale a base di lana di roccia, pietra pomice, e vermiculite espansa.

Cappotto termico interno o cappotto termico esterno?

Una buona installazione di un cappotto termico interno avviene sempre con materiali di origine naturale. poiché gli isolanti di origine sintetica possono essere tossici e non adatti a un rivestimento interno a stretto contatto con l’abitazione vera e propria, dove le persone soggiornano; va da sé che un materiale termoisolante di origine naturale può avere dei costi più elevati dei materiali isolanti di origine artificiale e chimica. Per i materiali da utilizzare per le installazioni interne si guarda anche con molta attenzione alle qualità di traspirazione; ovvero i materiali termoisolanti devono anche essere traspiranti. Spesso chi si trova a progettare un intervento di questo tipo per la propria casa, si trova di fronte al dilemma: scegliere un cappotto termico interno o un cappotto termico esterno? Ad esempio quando un edificio viene ristrutturato non sempre c’è la possibilità di intervenire dall’esterno quindi l’intervento migliore da scegliere è senza dubbio il rivestimento termoisolante posto all’interno, poiché l’installazione avviene sulle pareti perimetrali dell’abitazione stessa. in ogni caso questi interventi edilizi portano sempre dei risultati eccellenti e isolano in maniera mirata, duratura, e performante dalla muffa, dalla condensa, dalle dispersioni termiche.

Le differenze di intervento in base al tipo di struttura da isolare

Basandoci su queste problematiche possiamo affermare che un cappotto esterno per un edificio già esistente richiede materiali e un intervento sicuramente più lungo e complesso quindi ha sicuramente un costo più alto, mentre un cappotto interno ha un costo minore, l’unico svantaggio è che applicando un cappotto termico interno si viene a restringere lo spazio dell’ambiente abitativo; oltre a questo intervento per isolare bene un’abitazione o un intero edificio si può valutare anche un intervento diretto sugli infissi; scegliendo quelli di classe energetica elevata ovvero a bassa trasmittanza. Questi interventi Inoltre hanno tutti la possibilità di accedere alle richieste per le detrazioni fiscali.

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