Il successo corre sul web. Questo è un dato di fatto comprovato, contro il quale tutti prima o poi hanno letteralmente sbattuto contro; anche chi eticamente parlando voleva restare fuori dal coro, e non servirsi di internet per promuovere la propria attività ha dovuto cedere le armi, ad esempio una categoria di alto profilo come quella degli avvocati. Oggi i professionisti che sono ancora contrari a servizi del web per promuovere il proprio studio legale, si trovano in una posizione di svantaggio, chi invece ha pensato per tempo pionieristicamente di affidarsi al legal marketing oggi si trova sicuramente al passo coi tempi.

  1. Codice deontologico rinnovato

La possibilità di utilizzare i canali offerti dai social network è un vantaggio conosciuto e sfruttato fino a ieri da pochi; ma le importanti modifiche che sono state apportate negli ultimi due anni al codice deontologico inerente alla professione di avvocato sono senza dubbio una nuova opportunità nell’ambito della promozione e della diffusione dei servizi offerti; ovviamente l’avvocato non può muoversi con la stessa libertà di un semplice imprenditore commerciale; ma ha evidentemente un nuovo canale professionale, per promozione avvocato.

  1. Legge numero 35

Questo punto è regolamentato dall’articolo di legge numero 35 che recita: “Se l’avvocato che dà informazioni sulla propria attività professionale quali che siano i mezzi utilizzati per rendere le stesse, deve rispettare i doveri di verità, correttezza, trasparenza, segretezza, riservatezza facendo in ogni caso riferimento alla natura e ai limiti dell’obbligo professionale” questo sta a significare che un avvocato che vuole stare al passo coi tempi e sfruttare tutti i sistemi tecnologici offerti dal progresso deve saperlo fare conoscendo profondamente il diritto e utilizzando i canali on-line nel modo più appropriato.

  1. I mezzi consentiti dall’etica professionale

Ma quali sono gli strumenti migliori per promuovere uno studio legale attraverso il web senza incorrere in pericolosi sconfinamenti etici? Allora sicuramente una vetrina legale ovvero un sito internet è potenzialmente fattibile. È consentito, e il sito deve essere suddiviso in sezioni comprensibili a tutti e offrire all’utente un’esperienza chiara e esaustiva; il sito perfetto per un avvocato deve avere una descrizione sintetica e un elenco delle materie di cui lo stesso si occupa; e tutti i contatti del caso come: indirizzo email, cellulare, telefono fisso, e indirizzo dello studio.

Informare senza influenzare

Utilissima la geolocalizzazione e un’impronta pratica è strategica nei contenuti che devono essere sempre aggiornati, ma sintetici, ovvero non deve essere una pubblicità vera e propria ma semplicemente una pagina informativa, per chi cerca un avvocato. Un’alternativa al sito è sicuramente il blog più informale e dov’è possibile anche pubblicare contenuti di carattere discorsivo. Ovvero le proprie idee e qualche cenno magari su varie tematiche legate a procedimenti legali; l’avvocato moderno può sfruttare Facebook, oppure AdWords e altri social ma sempre con moderata ed elegante partecipazione. Senza contare anche i forum di discussione tematici- Dove si possono instaurare dibattiti tra colleghi. Vi sono inoltre siti che offrono spazi dedicati alla visibilità per i professionisti, sviluppata anche attraverso la pubblicazione di articoli a tema legale, oppure essere presenti sul web con le monografie e annunci di vario genere.

  1. Presenti alle ricerche in rete: il mezzo universale di promuoversi

Sempre restando nei limiti deontologici consentiti dalla legge, l’avvocato rampante che vuole stare al passo con internet e tutte le varie strade che offre, può anche organizzare eventi, allo scopo di confrontarsi sui temi dell’attualità, sulle strategie, o promuovere testi e eventuali libri scritti a tema legale; tutto questo si ricollega sicuramente al discorso che oggi internet è diventato indispensabile in qualsiasi campo e in qualsiasi comparto. E se fino a qualche anno fa avvocati e dottori erano dispensati dalla necessità di promuoversi in rete oggi sta quasi diventando d’obbligo anche per loro, poiché tutti quando ci si trova al bisogno di trovare una figura professionale ci affidiamo alle pagine del web; quindi senza dubbio chi non è reperibile in rete ha meno probabilità di altri di essere trovato dalla clientela.

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