Ottenere un prestito online presenta alcune differenze rispetto a un prestito in formato ‘classico’. A parte le variazioni dal punto di vista concettuale (con il prestito via web non c’è bisogno di recarti presso una sede fisica mentre, nel prestito ‘offline’, tu devi andare allo sportello e presentare i documenti a mano), queste differenze non sono così sostanziali, tali da incidere sul prestito in sé.

Ad esempio, anche via web è possibile avere piccoli prestiti, che tanto in voga stanno andando tra gli italiani. Questo perché sono molto ‘semplici’ (relativamente) da ottenere e, quindi, è appetibile come forma di prestito. Infatti, possono richiederla sia i dipendenti precari – se, ovviamente, la cifra non è così elevate e non supera una certa percentuale rispetto allo stipendio complessivo annuale nel periodo del contratto -, sia quelli a tempo indeterminato. Senza dimenticare i pensionati e i possessori di partita IVA.

Non c’è, però, una categoria standard che può ottenere un prestito online poiché tutto dipende anche dalla tipologia di prestito. Tra queste tipologie c’è anche la cessione del quinto, una forma nata nel 1950 che, però, ancora oggi riesce ad avere un discreto successo. Anzi, soprattutto in questo periodo e in quello della grande crisi economica del 2008. Il motivo è presto detto: se richiedi la cessione del quinto, e la richiesta viene accettata, ogni mese dalla busta paga ti verrà scalato il 20% del tuo stipendio, indipendentemente da quanto esso ammonti. Anche online è uno dei sistemi più diffusi perché garantisce entrambe le parti: da un lato il richiedente, che quei soldi non li vede proprio e quindi già al momento dell’accredito dello stipendio sa che deve regolarsi sull’80% dello stipendio e l’istituto di credito che difficilmente si ritroverà un cattivo pagatore.

Anche la forma classica del prestito persone può essere richiesta online, a patto che ci siano alcune condizioni. Innanzitutto, se sei partita IVA devi essere un ottimo libero professionista con un discreto fatturato che va avanti per anni. Infatti, se sei un ‘nuovo’ freelance, potresti avere delle difficoltà. Difficoltà che potresti riscontrare anche se non hai un lavoro stabile poiché l’ente erogatore potrebbe porsi il problema di come tu possa estinguere il debito. Nessun problema, ovviamente, per i dipendenti pubblici a tempo indeterminato e per i pensionati tra i 60 e i 70 anni che dimostrano di essere in buona salute.

Un aspetto molto importante, però, da valutare con estrema attenzione riguarda la somma richiesta. Generalmente, per i prestiti online, a meno che tu non fornisca una serie di certezze granitiche, c’è un tetto di finanziamento che difficilmente è superabile e, di solito, si attesta sui 60mila euro. C’è da sottolineare, però, che è soltanto un quadro generale e quindi, ovviamente, tutto viene valutato caso per caso. Magari, giusto per dirne una, tu presenti delle garanzie notevoli, come ad esempio l’ipoteca sulla casa, e quindi l’istituto di credito può tranquillamente darti un finanziamento sostanzioso. Tra l’altro, se hai una garanzia di valore, puoi anche ottenere un finanziamento senza aver bisogno di una busta paga. Un bel vantaggio, quindi, soprattutto se hai perso il lavoro da poco e devi affrontare delle spese che non avevi preventivato.

Al di là di tutto, però, non credere che il prestito online sia un ‘prestito di serie B’, anzi. Tra i vantaggi c’è quello di fare tutte le pratiche comodamente seduto a casa, senza dover ritrovare a stampare in formato cartaceo tutto ogni volta.

Per approfondimenti per quanto riguarda il mondo dei prestiti senza busta paga puoi leggere il portale di prestitiperte.com, il miglior blog – a mio avviso – su questa tipologia di prestiti.

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