Lo stato d’ansia è una condizione che interessa sempre più persone. Occorre però fare una precisazione: l’ansia di per sé non rappresenta necessariamente una condizione negativa, si tratta di una reazione naturale del nostro corpo a determinati stimoli provenienti dall’esterno. Senza esagerare, si potrebbe addirittura dire che in alcuni casi l’ansia possa rappresentare un mezzo utile per portare a termine alcuni impegni che, in altro modo, non verrebbero completati.

Tuttavia, ci sono situazioni (la maggior parte) nelle quali lo stato ansioso raggiunge livelli che non possono che portare al manifestarsi di sintomi negativi; quando la causa è da ricercarsi in episodi quotidiani che normalmente non definiremmo ansiogeni è quindi necessario intervenire poiché siamo in presenza di ansia patologica. Vediamo nello specifico cosa sai l’ansia e come intervenire nel caso si manifesti.

Disturbo d’ansia: di cosa si tratta

Parlare di ansia vuol dire definire una situazione di tensione e preoccupazione legata a come si vivono determinati eventi esterni a noi. Come detto, si tratta di un’emozione di base dell’individuo, ma tende a diventare patologica quando ne limita la normale vita quotidiana, diventando in tutto e per tutto l’emozione predominante dell’individuo. 

Quali sono le cause

Secondo gli esperti, possono essere molteplici le cause che portano il soggetto a generare un senso di ansia come risposta a determinate situazioni. Tra queste, nell’ultimo periodo è stato notato come possano rientrare i fattori ereditari. Secondo alcune ricerche, molti soggetti affetti da ansia hanno almeno un familiare che vive la stessa condizione. Spesso è proprio questo familiare ad accorgersi dello stato emotivo del consanguineo, notando in lui atteggiamenti che, inconsciamente, riflettono i suoi. Sempre secondo i ricercatori, non sono da escludere fattori di tipo biologico. I soggetti ansiosi presenterebbero un’eccessiva produzione di noradrenalina, l’ormone che inibisce l’adrenalina e che, data la presenza sovrabbondante,  sarebbe quindi responsabile di uno stato emotivo negativo. In ultimo, l’ansia potrebbe svilupparsi a seguito di accumuli inconsci di rabbia e frustrazione relativi ad eventi personali negativi ai quali non si è stati in grado di porre rimedio.

Quali sono i sintomi

Come molti disturbi di matrice psicologica, anche l’ansia si manifesta attraverso diversi sintomi che possono variare da soggetto a soggetto e che riguardano diversi ambiti. Quello che risulta più evidente è senza dubbio la paura. L’ansia porta con sé una sensazione di pericolo avvertibile in ogni situazione: paura di morire, di impazzire, di essere attaccati da qualcuno. Il corpo umano reagisce a tale paura stimolando centri nervosi che non sono sotto il controllo volontario dell’individuo; ciò che ne deriva sono episodi di malessere che spesso vengono associati ad altri disturbi. Citiamo tra questi

  • Difficoltà respiratorie
  • Tachicardia
  • Dolore
  • Vertigini
  • Sensazione i disidratazione
  • Tremori
  • Spasmi muscolari
  • Agitazione

Come trattare gli stati d’ansia

Negli ultimi tempi la scienza sembra aver proposto moltissime soluzioni alternative per curare gli attacchi d’ansia. In particolare, il settore farmacologico ha messo a punto molti ansiolitici che, col passare degli anni sono quasi diventati una moda. La loro efficacia si basa principalmente sulla sintesi delle benzodiazepine, molecole in grado di agire direttamente sui centri nervosi, inibendo l’eccitabilità dei neuroni. Se da un lato possiamo affermare che l’effetto di questi farmaci è senza dubbio immediato e “calmante”, dall’altro non possiamo non ammettere quanto le benzodiazepine abbiano rappresentato un problema proprio per il fatto che creano dipendenza nel soggetto che le adopera, che arriva a pensare di non poterne più fare a meno.

L’uso degli ansiolitici, quindi, non dovrebbe essere incoraggiato, ma fornire supporto solo in determinati casi e nei modi e nei dosaggi consigliati da un medico. Ad esso andrebbe affiancata una psicoterapia che abbia lo scopo di aiutare il soggetto a trarre il meglio dall’ansia, senza che questa diventi davvero l’unica emozione da lui vissuta. Esistono, inoltre, moltissimi rimedi naturali che possono alleviare i sintomi dell’ansia e far riacquisire alla persona che ne soffre una condizione di tranquillità e serenità.

L’uso del CBD nel trattamento dei disturbi d’ansia

L’uso dei cannabinoidi per curare gli stati d’ansia non rappresenta di certo una novità. Tuttavia, questo metodo totalmente naturale, oltre che un sistema estremamente efficace, si è dovuto scontrare, in passato e ancora oggi, con lo scetticismo delle persone, che hanno dato al CBD l’appellativo di sostanza psicotropa commettendo un errore. Il problema è principalmente legato alla confusione che ancora si crea quando si deve distinguere tra THC e CBD. Il primo è una sostanza psicoattiva, che agisce sul corpo in modo totalmente diverso. Il CBD non è una sostanza psicotropa ,ma agisce sul sistema nervoso periferico, andando a stimolare il sistema endocannabinoide e alleviando gli stati di ansia, di stress e di agitazione.

CBD e THC sono sostanze in parte presenti all’interno del nostro corpo e che hanno proprietà ansiolitiche e curative. Il problema è che la produzione non è sempre sufficiente a tale scopo e si rende necessario integrarle con cannabinoidi esogeni, provenienti cioè dall’esterno.

In Italia, però, l’uso di CBD come integratore alimentare non è consentito, ma la sua assunzione può avvenire in altri modi.

Clicca qui per approfondire circa le applicazioni possibili dell’olio CBD

Assumere CBD con applicazioni locali

Dato che il CBD si trova spesso in commercio sotto forma di olio, è possibile applicarlo sulla pelle durante un massaggio rilassante. Tale pratica, oltre ad essere piacevole, risulta davvero efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia. L’olio di CBD può essere mischiato con altri olii per ottenere la fragranza desiderata.

Assumere CBD per inalazione

Tramite l’utilizzo di un vaporizzatore, si possono inserire alcune gocce di CBD all’interno del serbatoio ed assumerlo in questo modo. È un metodo molto veloce e pratico per notare subito gli effetti rilassanti di tale sostanza.

Assumere CBD per via orale

L’assunzione per via orale risulta essere quella più comune e più largamente praticata. Si tratta semplicemente di inserire, tramite un contagocce, una piccolissima quantità di olio sotto la lingua. Questo entrerà subito in circolazione e si noteranno immediatamente gli effetti benefici nella cura degli episodi legati all’ansia. Sono necessarie davvero poche gocce affinché faccia effetto e il procedimento può essere ripetuto “al bisogno” senza incombere in effetti collaterali

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